Analisi su
Terre e rocce da scavo,
siti contaminati
Secondo il D.Lgs. 152/2006, sono Il D Lgs 152/06 definisce sito contaminato un sito nel quale i valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR), di cui all'Allegato 1 alla parte quarta del decreto citato risultano superati; Un’ appropriata gestione dei siti contaminati è essenziale per salvaguardare l’ambiente da danni permanenti e garantirne l’uso futuro del sito.
Le terre e rocce da scavo, secondo il D.Lgs 120/2017 sono costituite da suolo escavato derivante da attività finalizzate alla realizzazione di un’opera, tra le quali: scavi in genere (sbancamento, fondazioni, trincee); perforazione, trivellazione, palificazione, consolidamento; opere infrastrutturali (gallerie, strade); rimozione e livellamento di opere in terra. Le terre e rocceda scavo possono contenere anche i seguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo meccanizzato, purché le terre e rocce contenenti tali materiali non presentino concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti di cui alle colonne A e B, Tabella 1, Allegato 5, al Titolo V, della Parte IV, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,per la specifica destinazione d’uso.
Il punto dei vista dei nostri clienti per noi di Lachimer è fondamentale, grazie a quello che pensano di noi sappiamo dove migliorare.